Il Concetto di Memoria Ancestrale si staglia tra di voi, le mani su di una sfera lucente, il Nucleo di Controllo dell’Artefatto che vi ha imprigionato chissà quanto tempo addietro.
Mentre mormora frasi spezzate, gli altri due Concetti, Riparazione e Controllo si pongono tra voi ed un’orda di Frammenti, Riflessi e Schegge, cercando di portare a termine il loro ultimo compito, l’evacuazione forzata dei presenti a causa del collasso imminente dell’Artefatto.
Le creature nate dalla frantumazione degli antichi incanti dell’Artefatto si avventano sui Concetti Funzionali, abbattendo Riparazione e Controllo in brevi istanti, per poi circondarvi lentamente fino a pressarvi contro Memoria.
L’ultimo Concetto rimasto inizia a pronunciare una frase, ma la prima parola non è ancora completa che già affoga in rantolo ed un ringhio: il Mietitore appare alle sue spalle, divorandolo in un mare di schegge infrante, che vi trafiggono in una esplosione vorticosa e terribile, mentre le vostre teste pulsano all’improvviso di un’agonia enorme e terribile.

Il dolore nelle vostre teste è quasi il benvenuto nonostante la sua tremenda intensità, quantomeno distoglie la vostra mente dallo sforzo di dare un senso alla realtà che vi circonda, realtà che si frantuma di fronte i vostri occhi, spezzandosi in innumerevoli specchi che riflettono all’infinito le vostre espressioni agonizzanti.

Buio, che brucia lo sguardo più del sole stesso.
Freddo, così intenso da bruciare.

Quando aprite gli occhi, intorno a voi aleggia una foschia densa ed inquietante.
Vi rialzate, rendendovi conto di essere stati abbattuti al suolo come erba schiacciata dal vento.
Il vostro corpo è una sinfonia di dolori e lacerazioni, siete coperti da innumerevoli minuscoli tagli, ed ognuno di essi brucia come il taglio di un rasoio.

Intorno a voi centinaia di orme si allontanano, come onde in uno stagno, in lontananza un numero impressionante di Radicati marcia risoluto come nubi di tempesta, dandovi le spalle.

É la fame a farvi finalmente comprendere di essere tornati nel mondo reale, mentre la desolazione intorno a voi racconta di come qualcosa di tremendo sia accaduto.
Dopo esservi fatti forza iniziate ad incamminarvi verso le terre civilizzate, cercando aiuto.
Per due giorni non incontrate nulla di vivo a parte voi e le piante, ma le carcasse degli animali raccontano bene cosa sta succedendo, i Radicati sono in preda ad una furia omicida tale da ammazzare qualunque cosa incontrino.
Vi rendete conto anche di altro: i viticci e le radici che erano cresciute nel vostro corpo avvizziscono e muoiono rigettati nell’arco di qualche giorno dal vostro corpo con squassanti colpi di tosse, dissenteria e cisti vescicali, fino a svanire senza lasciare traccia alcuna.
Proseguite nel cammino, sfruttando l’unico vantaggio che la furia dei Radicati vi sta donando: una strada sgombra dai pericoli.
Ormai siete nel confine delle Terre Conosciute quando intravedete i primi avamposti della civiltà,
abbandonati, avvolti da viticci e rampicanti, con chiari segni di conflitto e fuga.
Stremati, perdete il conto dei giorni, ma proseguite verso l’unico luogo che sperate possa ancora accogliervi, la città di Mordirovo.

Finalmente la devastazione lascia il passo a casali, paesini e fattorie, chiaramente abitati ed altrettanto chiaramente pesantemente difesi e del tutto inospitali, ma almeno tirate un sospiro di sollievo, qualunque cosa abbiate scatenato, non ha cancellato le terre conosciute dalla faccia di Talsea.

Solcando l’ultima collina giungete infine in vista di Mordirovo, dove siete accolti da un drappello di armati che vi scorta all’interno delle fortificazioni.
Su ordine del Balivo venite ricoverati presso l’ospedale della Cittadina, dove vi vengono prestate le prime cure, con il monito di rimanere buoni e tranquilli nelle mura della città e che qualunque tentativo di lasciarla sarà visto molto male.
Di fatti il Balivo, dopo una breve visita all’ospedale, vi dice: “Sono accaduti fatti molto strani, e dalle condizioni in cui vessate ritengo che in qualche modo ne abbiate avuto a che fare. Prima di lasciarvi correre in giro a ficcarvi in altri guai ho bisogno che mi raccontiate tutto, ma ora pensate a guarire. E non provate ad andarvene dalla città, non che possiate andare lontano, nelle vostre condizioni…”

OOC:
– Il Play by Mail è aperto, ma causa dello stremo fisico dei vostri personaggi sarà possibile intraprendere azioni di gioco esclusivamente all’interno di Mordirovo. Chiuderà alle 23:59 del 05/11/2017

– Tutti i poteri guadagnati come “Radicanti” svaniscono definitivamente

– Chiunque voglia può aggiungere cicatrici cosmetiche al proprio personaggio come risultato delle peripezie subite