Espiata la colpa, giusto il perdono

PROLOGO

La minaccia di Teschio Cremisi si fa sempre più imponente; Il Consiglio di Mordirovo esige che il rischio che la goblin rossa diventi un problema pari -se non maggiore- a quello del Monogramma, sia stroncato sul nascere.

Una nuova occasione sembra giungere al momento giusto: Donato, l’uomo obbligato a diventar bandito dalla sadica capobanda e risparmiato dagli avventurieri di Mordirovo durante una spedizione, si è presentato come tramite tra il …Consiglio e i banditi disertori dalle fila della scarlatta.

Costoro, inorriditi dalla sua inutile e folle crudeltà, sono intenzionati a collaborare con la città pur di non rimanere soli nelle terre selvagge, schiacciati tra le Teste Rosse e i cacciatori di taglie.

Il progetto di Donato per togliere forze a Teschio Cremisi è quello di riabilitare queste persone e concedergli l’amnistia.

Nel giorno 27 di Ombroso viene quindi organizzato dal Consiglio un incontro tra i disertori e gli avventurieri di Mordirovo al Bosco dei Morti.

L’obiettivo è quello di indagare caso per caso e capire chi sia riscattabile; per nessun motivo ci dovrà essere un bagno di sangue: le vittime rischierebbero di diventare martiri che fomenterebbero un’ondata d’odio verso Mordirovo che ingrosserebbe le file di Teschio Cremisi in maniera esponenziale.

Inoltre, scoprire quale informazioni abbiano da scambiare, potrebbe essere indispensabile per prevedere futuri movimenti della goblin.

In giro si dice anche che una misteriosa figura si stia unendo alla spedizione; non si conoscono le sue motivazioni, si sa solo che si tratta di un grosso esponente dei Teurghi di Exidia.

Nel pomeriggio prima dell’avvio della spedizione viene reso pubblico l’esito delle elezioni del nuovo membro del Consiglio: ad essere stata eletta è Anastasia Staut. Il Consiglio comunica di aver basato la sua decisione anche sui resoconti ricevuti dagli avventurieri rientrati dalla spedizione a Torre Spezzata.

Una palesemente imbarazzata e timida Anastasia, ringrazia i membri del Consiglio e gli avventurieri per la fiducia concessa ed esprime parole di gratitudine nei confronti di Reyla Larsen, ringraziandola per averla fatta rinunciare alla propria timidezza e per averla resa abbastanza sicura di stessa, permettendole di non sentirsi più inadatta ad un compito per il quale era pronta da anni.

Pare inoltre che, riconoscenti per il supporto continuo alla città, alcuni mercanti locali si stiano facendo trovare lungo la strada per commerciare.

EPILOGO

“Ora tornerò al Mausoleo del Crepuscolo, e riporterò l’Arpa di Exidia al suo posto, così che il Mietitore possa riprendere il suo lavoro. Ma non toglierò da essa le ragnatele che la ricoprono. Esse resteranno lì, in eterno monito, per ricordare ai mortali cosa succede quando si gioca con il potere degli Dei”.

Con queste parole, Poe Nevermore, Teurgo di Exidia e Custode della Cripta, si congeda da voi, per fare ritorno al luogo segreto in cui riporre la reliquia. Ma qualcosa accade all’improvviso, costringendolo ad attardarsi ancora un istante. 

Una figura emerge dal nulla, accompagnata da alcune note musicali. Si tratta di Naro, lo sventurato che tutti credevano malato, ma che si è poi rivelato essere stato maledetto, proprio per il furto dell’Arpa di Exidia.

Il suo corpo si riversa al suolo, privo di vita. Quando risulta evidente che ogni tentativo di cura è futile, alcuni di voi si avvicinano, per provvedere alla sepoltura ma, stranamente, vengono fermati dal Custode.

“Aspettate. Non vedete il suo volto sereno e in pace? Non sentite la musica che ancora aleggia nell’aria? Non siamo soli ora. Credo che questo sia un invito, da parte del Mietitore, a portare il colpevole con me. Ritengo che la Guardiana del Crepuscolo abbia un ultimo compito da affidargli in futuro.”

Detto questo il Benedetto si china, per prendere in braccio il cadavere.

“Abbiamo il nostro colpevole. Provvederò personalmente ad una sacra cerimonia, affinché Exidia possa rimandarlo indietro, quando riterrà opportuno fargli scontare la sua colpa. Potete liberare quel povero alchimista. Naro ha già confessato il furto. Ritengo quindi che la presenza del ragno nel Reame del Crepuscolo sia dovuta ad una sfortunata casualità. Doveva avervi già fatto la tela sopra, quando l’arpa è scomparsa per la rottura del sigillo.”

Con queste parole di ammonimento, l’uomo si allontana, portando corpo ed arpa fra le sue braccia, come se non avessero alcun peso.

 

Con la scomparsa dei fantasmi, tutti voi potete tornare alle vostre vicende più mondane e meno ultraterrene, avendo sconfitto il terribile male che vi stava uccidendo. Il che vi fa volgere tutti verso Donato.

L’uomo sta finendo di esaminare gli appunti presi durante la giornata e la mappa. 

Quindi rivolgendosi a tutti voi esclama che è ormai tempo di tornare a Mordirovo, prima che altri banditi, o altri strani eventi, giungano a peggiorare la situazione.

I banditi interrogati vi seguiranno, ma giunti alle porte, dovranno attendere uno alla volta il giudizio del Consiglio Cittadino prima di poterle varcare, sulla base delle informazioni prodotte e di quanto da voi scoperto.

 

Dopo una lunga attesa, la maggior parte dei banditi viene accolta nuovamente in città, con pochissime eccezioni, come l’alchimista che a causa dei dubbi da voi sollevati, non ha ottenuto la fiducia della città. 

Le informazioni raccolte risultano inoltre molto importanti. Grazie ad esse si è scoperto che le varie bande di Teste Rosse sono scomparse dal sud di Talsea, per motivi molto diversi fra loro, costrette a ripiegare sempre più a Nord, proprio verso i territori di Mordirovo.

Le attività di Radicati stanno tornando a farsi più frequenti nel Sud-Ovest delle Terre Selvagge, e potrebbero aver isolato la Fazenda al Garrobo.

Qualcosa inoltre pare starsi risvegliando nel Bosco degli Occhi, sebbene non sia chiaro ancora cosa.

Nella Selva Nera la presenza di Elfi Oscuri e veleni ha fatto sospettare l’ubicazione del villaggio di Elfi Oscuri estremisti conosciuti come Atropo, in aperto contrasto con le Teste Rosse.

Si vocifera che Teschio Cremisi abbia iniziato una ricerca per una spada, fondamentale per ottenere la vendetta su di un qualche odiato nemico.

E infine l’informazione forse più importante. Nel giro di due settimane, Forte Confine, sito appena poche miglia a Sud-Est di Mordirovo e separato dalla città solo dalla catena montuosa dell’Enrosadira Minore, sarà vittima di un attacco coordinato di due delle bande più pericolose di Teste Rosse.

 

E’ solo grazie a quest’ultima informazione che la città è riuscita a mobilitare i Mercenari per rinforzare le difese del luogo, riuscendo quindi a salvare la fortezza.

Sebbene la sua importanza strategica per la colonizzazione sia adesso ridotta, essendo i confini civilizzati di Talsea ormai molto più avanzati, sarebbe potuta divenire una spina nel fianco se fosse caduta nelle mani dei banditi. Protetta dai monti su tre lati, sarebbe stata facile da difendere per Teschio Cremisi, invogliando tutti i fuorilegge delle Terre Selvagge a porsi sotto la sua protezione, permettendo spedizioni per saccheggiare e attaccare qualsiasi carovana di passaggio. 

Questa è la prima battuta d’arresto seria per il crescente potere della goblin rossa. Per gratitudine verso lo sforzo combinato di voi avventurieri e dei coraggiosi mercenari che hanno sventato l’attacco, il Consiglio di Mordirovo è concorde nell’abbassare gli affitti delle case per il mese vigente. 

Dovendo quindi lavorare meno per potervi permettere un tetto sulla testa, avete ottenuto tutti più tempo da dedicare ad affari secondari.

In seguito al successo dell’operazione per reintegrare i criminali esiliati, l’Ex-Bandito Donato, che vi ha guidato nella spedizione al Bosco dei Morti, è stato incaricato di riprendere il suo vagabondare per le Terre Selvagge, per poter così diffondere la notizia che a Mordirovo chiunque può avere diritto ad una seconda chance, a patto di avere sinceramente intenzione di reintegrarsi onestamente nella civiltà.

Questo oltre a ripopolare le strade ormai poco frequentate della città di avventurieri, ha iniziato anche a logorare le forze di Teschio Cremisi.

Di quest’ultima però paiono essersi perse le tracce.

Ma nessuno ha il tempo di tirare un sospiro di sollievo, poiché ben presto si diffonde una notizia inquietante. Un elfo oscuro monco è giunto quasi morto alle porte della città, chiedendo di parlare con il Consiglio Cittadino. Sebbene non sia confermato, pare che qualcuno abbia mormorato possa essere proveniente proprio dal villaggio di Atropo….