Il Peso della Farfalla

PROLOGO

A Mordirovo non si è spenta l’eco dell’ultima spedizione degli avventurieri.

La cittadinanza tutta freme, carica di timori e speranze.

Il Consiglio nella sua interezza è preso dagli studi e dalle valutazioni dei resoconti; tuttavia le varie cariche cittadine sembrano sì oberate, ma anche speranzose.

Dopo giorni di pioggia e di freddo inclemente, ecco finalmente arrivare una serie di giornate soleggiate che rasserenano gli animi di tutti.

Un improvviso vociare si alza dalle porte della città: è arrivato un messaggero, un elfo oscuro.

Subito si crea un capannello di persone incuriosite ed altrettanto velocemente si sentono espressioni di sgomento, alcuni imprecano, altri sbattono i piedi per terra come a voler rifiutare quanto appena sentito, tra i cittadini della folla creatasi, i più disperati sono i goblin.

Capitan Talsea, l’Eroe goblin, amico di molti degli avventurieri, è stato catturato da Teschio Cremisi.

L’Eroe era partito per una missione disperata: recuperare dalle grinfie della tiranna goblin, la spada da lei sottrattagli.

Non vi è goblin in città che non sia atterrito dalla notizia.

Capitan Talsea, L’Eroe verde -così chiamato dagli esemplari della sua stessa razza- è ora prigioniero ed in pericolo.

Sebbene per alcuni cittadini il goblin sia quasi un perfetto sconosciuto, per altri è un nome ricorrente e stimato; anche se il Capitano è ricordato per la sua straordinaria capacità di adoperare uno scudo, non per le sue doti di spadaccino.

La notizia, pian piano, si diffonde per tutta Mordirovo .

Gli avventurieri e il Consiglio cittadino, realizzano subito il peso di questa notizia: Teschio Cremisi è riuscita a far prigioniero il Leader degli Scavenger, un gruppo di potenti avventurieri goblin talseani, che hanno compiuto innumerevoli imprese -talvolta semplicemente caritatevoli, altre folli, e ogni tanto perfino titanicamente eroiche.

I più non ne parlano, poiché risultano poco credibili quando vengono raccontate dai “pelle verde”, ma sono molti i pericoli, paragonabili al Munthratak, che sono stati sventati da costoro.

Non solo le strade delle terre selvagge sono diventate meno sicure senza Capitan Talsea, ma questo è anche un indizio della reale potenza della criminale Teschio Cremisi.

Molti di coloro che sono stati aiutati dagli Scavengers, iniziano a fare pressioni per organizzare una missione di salvataggio.

Il Consiglio di Mordirovo è subito pronto nell’organizzare la spedizione: è imperativo chiudere una volta per tutte i conti con la folle goblin rossa.

Viene riconvocato Donato, il bandito redento, grazie al quale già più volte sono stati sventati i piani della perfida goblin rossa.

L’uomo, grazie alle informazioni che ha ottenuto nelle Terre Selvagge, è riuscito a ricostruire i movimenti delle Teste Rosse – i seguaci della bandita, perennemente mascherati.

Essi paiono divisi in 7 accampamenti, tutti nella zona sud-occidentale rispetto a Mordirovo.

Non vi sono conferme che Teschio Cremisi risieda in uno di essi, ma si vocifera che la goblin si sposterà nell’accampamento che otterrà i migliori risultati nelle folli ricerche che li impegnano attualmente.

Si decide quindi di organizzare sette spedizioni, alcune capeggiate da uno Scavenger, altre da avventurieri d’esperienza.

Lo scopo di ogni spedizione non è assaltare l’accampamento di banditi di riferimento, ma al contrario, insediare all’interno un piccolo gruppetto di coraggiosi, al fine di ottenere informazioni sui piani della goblin. Per attirarla allo scoperto sarà quindi indispensabile portare avanti le ricerche, ma al tempo stesso si dovrà trovare un modo per sabotarle di nascosto.

Un timore, inoltre, si insinua tra tutti: è possibile imbattersi in una creatura denominata Bimbo Cattivo, creata attraverso alcuni esperimenti scellerati, sviluppati da alcuni studi degli Elfi Oscuri di Atropo.

Per questo motivo, ogni gruppo sarà accompagnato da un loro esponente, in modo da instaurare una proficua collaborazione per eliminare definitivamente questa minaccia.

EPILOGO

La giornata volge al termine ma, quella che doveva essere dedicata all’incontro con il nuovo membro del Consiglio, è stata stravolta da avvenimenti inaspettati che l’hanno portato decisamente in secondo piano.

 

Il rappresentante della famiglia Verbringher è visibilmente contrariato per non essere riuscito ad intensificare gli approvvigionamenti di materie prime con la città. Ma l’elfo sa che la giornata è stata comunque fruttuosa: il Consiglio valuterà la sua proposta di vendita a prezzo agevolato di rifornimenti per l’ospedale, a patto che vi sia un contratto di distribuzione esclusiva con i Verbringer.

 

Le notizie diffuse dall’inventore Augustus Coldrain, hanno portato un clima di angoscia tra gli occupanti della Rosa Imburrata: Bimbo Cattivo, l’essere creato dalla folle goblin, è spaventoso e gli esperimenti condotti su di lui l’hanno reso una aberrazione, dalla forza sovrumana e la cieca ubbidienza. Tuttavia i progressi fatti grazie agli esperimenti effettuati in taverna, danno una speranza di poter reggere il confronto con la bestia. Tra le varie voci levatesi in taverna, la più forte concorda nella necessità di compiere una spedizione contro Bimbo Cattivo nella Selva Nera, unendo la guida militare di Mordirovo alla conoscenza dei luoghi degli elfi scuri.

 

Il nano inventore Kark Thor non riesce a capacitarsi della pessima riuscita dell’esperimento, ripercorre con la mente tutti i passaggi, cercando di trovare il momento nel quale lui o qualcuno degli avventurieri che l’ha aiutato, hanno commesso un errore.

Raccolti i resti del tentativo e la documentazione relativa, si allontana visibilmente contrariato borbottando ed imprecando.

 

La voce della proiezione della creatura Ancestrale, riecheggia ancora nelle vostre menti e affiorano alcuni dei concetti che ha espresso poche clessidre fa:

Ripercorrete con la mente il dolore per la scomparsa degli altri ancestrali a causa di una spietata malattia. Quella stessa malattia che l’aveva colpita, ma che il demone Aborim le ha tolto, strappandole però dal grembo il suo bambino.

La creatura ancestrale, inoltre, ha affermato che suo figlio è ormai cresciuto, e si trova fuori dal tempo nel Reame del Crepuscolo. 

 

Qualsiasi ulteriore tentativo di contatto con lui sarebbe sicuramente catastrofico per lei: si ammalerebbe di nuovo, poichè il piccolo è portatore della stessa devastante malattia di cui sono stati vittima tutti gli ancestrali.

Ma come ogni madre è disposta a tutto pur di toglierlo dalle grinfie di Aborim, anche a sacrificare se stessa, purchè la sua morte non sia vana.

 

Le ultime fasi della giornata sono molto concitate. Alcuni di voi sono stati quasi travolti da Ardegon, il maestro dei giochi, che si allontana sconvolto farfugliando: “Cose strane accadono nei giochi arcani”.

 

Nel mentre, l’ Alwyneer inviato di Novaterra, palesemente nervoso si allontana in fretta dalla taverna, dopo aver scambiato concitate parole e non tanto velate minacce con il taverniere.

A nulla sembrano essere serviti gli interventi sostenuti da Nathaniel e il maestro ospitaliere Alderigo, i cui tentativi di mediazione sono stati ignorati dal furente elfo.

 

Quando giunge la sera, infine, anche Capitan Talsea lascia la Rosa Imburrata; la sua intenzione è affrontare Teschio Cremisi.