Il Sentiero della Conoscenza

 

PROLOGO

Settimo giorno di Maggese, E.D. 320, Decimo rintocco del mattino.

A Mordirovo arriva trafelato un gruppo armato, con prigionieri al seguito, si guardano spesso alle spalle come se temessero di essere inseguiti.

Nella città iniziano a diffondersi storie di un vecchio con una mappa tatuata addosso, banditi catturati, schiavi liberati e altre storie mirabolanti.

Undicesimo giorno di Maggese, E.D. 320, prima dell’alba

Un eterogeneo gruppo, molto ben armato saluta il Balivo e parte con direzione Oltrevalle.

Contrariamente alle sue abitudini, il Balivo Jasper Mordecai ha imposto il segreto militare sulla spedizione, qualsiasi domanda posta riguardo a questi accadimenti incontra un muro di silenzio.

Mormorii e voci più disparate divampano da questa inusuale assenza di informazioni.

Ventiseiesimo giorno di Maggese,E.D. 320, tardo pomeriggio.

Lo stesso gruppo, visibilmente provato e sfoltito di alcuni membri rientra di tutta fretta in città, dirigendosi rapidamente verso la residenza del Balivo.

Ventottesimo e ultimo di Maggese, E.D. 320, alba.

Messaggeri partono verso le altre città.

Voci di corridoio affermano che si stia convocando il Conclave straordinario di Talsea

Dal primo al ventottesimo giorno di Gioviale, E.D. 320

Numerose messi fanno la spola tra le varie città.

Nella popolazione di rincorrono le più svariate dicerie: alcuni parlano di invasioni di radicati alle porte, altri giurano di aver visto il corpo senza vita del Mastro Birraio Harold Da Arda uscire in una notte di luna piena dal sarcofago dell’ancestrale, altri ancora giurano di aver visto le cime dei monti più lontani scuotersi, spalancando ali e prendendo il volo.

Cacciatori e pastori narrano di esser scampati per miracolo a creature deformi, assetate di sangue discendere dalle colline, Teurghi dagli occhi stralunati girano tra le strade annunciando la fine dell’era dei disordini e la prossima frantumazione del Tetragramma all’urlo di “Peniteziagite, Flagitote!”.

Una cosa è certa, i venditori di olii di serpente, cappellini di stagno e amuleti vari stanno accumulando una fortuna spennando i poveri creduloni.

I consigli delle varie città sono stranamente tranquilli e tacciono sull’argomento nonostante la stranezza del periodo.

E come se un’epidemia di idee bislacche avesse preso piede su Talsea.

Primo Giorno di Luminoso, E.D. 320

I Banditori nelle piazze di tutte le città proclamano:

“Udite udite! Nel nome del Conclave di Talsea si proclama che il già avamposto di Oltrevalle diventa nuova Libera città Talseana.

Alla sua guida il provvisorio Senato di Oltrevalle, composto da esponenti delle tre città, delle famiglie mercantili, dei mercenari e della Draft.”

Quarto giorno di Luminoso, E.D. 320

Un manifesto compare sulle bacheche di tutte le città e le stazioni di posta Talseane, da Oltrevalle a Novaterra.

“Su decisione dibattuta ma unanime del Conclave di Talsea viene istituita la D.A.G.A. (Dipartimento Analisi Grandi Arcani), che si occuperà di trovare, investigare, studiare e mettere in sicurezza qualunque fenomeno e artefatto soprannaturale, antico e moderno, le cui ramificazioni vanno al di là delle normali competenze e conoscenze. Viene stabilita la sede di questa organizzazione nella Libera città di Oltrevalle.”

Nella mattinata del Quindicesimo Giorno di Luminoso, E.D. 320, vi radunate nella sede della neo fondata D.A.G.A. ad Oltrevalle; ognuno di voi ha ricevuto una missiva con una convocazione per la data odierna.

La Libera città vi accoglie con il fragore di decine di cantieri aperti, costruzioni in corso ed un gran via vai di lavoratori, mercanti e avventurieri.

Al vostro ingresso nella grande Sala Riunioni, gremita di gente, venite accolti da una voce familiare.

“Vi starete chiedendo cosa ci fate qui” vi dice Madame Suspiria, una figura conosciuta ai più di voi come membro del consiglio di Mordirovo e persona informata sui fatti.

“I movimenti delle scorse settimane che hanno così tanto scosso gli animi dei Talseani, facendo nascere folli dicerie, derivano dal ritrovamento da parte di un gruppo di avventurieri di una mappa tatuata su un anziano Custode, il vecchio Antìoco, che ci ha spiegato di come lui sia l’ultimo discendente di una lunga linea di Custodi preposti a difenderla. Questa mappa ha condotto un gruppo scelto, inviato direttamente dal Balivo Mordecai, al ritrovamento di un teschio di Ancestrale con peculiari alloggi ricavati sulla sua superficie.

A questo Teschio abbiamo assegnato il nome di Reperto Zero” sorridendo aggiunge “Del resto è ufficialmente la prima operazione della DAGA.

Gli studi fatti sul Reperto Zero nonostante gli incanti, miracoli, appunti e frammenti d’informazione reperiti in maniera diversa tra gli scritti del fu Harold Da Arda, i libri della biblioteca concessi da Var Khan, tra i diari dello storico De Pascalis e gli studi della Confraternita della Cenere, non hanno portato nessun concreto risultato fino a quando non abbiamo radunato anche informazioni contenute negli archivi e biblioteche di Verstad e di Nova Terra.

Questo sforzo congiunto ha portato alla scoperta che Zero è la chiave per conoscere ciò che avvenne durante la prima colonizzazione di Talsea e il conseguente sterminio della stessa.

Visto il successo di questa collaborazione, il Conclave di Talsea ha quindi istituito la DAGA per fornire un supporto e uno studio costante e condiviso riguardo accadimenti come il ritrovamento dell’Ancestrale, per evitare che una singola città si faccia nuovamente carico di una tale responsabilità.

Questo Reperto è incompleto. Necessita di cinque componenti mancanti per essere di nuovo integro.

Il primo compito che noi della DAGA vi stiamo affidando è quello di ritrovare le componenti e riassemblare il teschio per poterlo studiare nella sua completezza e in sicurezza.

Le conoscenze di Antìoco trasmesse a voce di Custode in Custode, integrate dai pochi frammenti radunati dalla DAGA da ogni dove, ci hanno permesso di ricostruire i luoghi più probabili dove potrebbero essere custoditi queste componenti mancanti, il cui aspetto più probabile è quello di gemma, ma siate pronti ad improvvisare.

Considerate questo: tutte le zone identificate sono fuori dagli attuali confini conosciuti della zona civilizzata, a giorni di distanza da Oltrevalle; la mappa tatuata, per quanto stilizzata, ci ha permesso di realizzarne una versione plausibile basandoci anche su rapporti di avventurieri e battipista degli anni passati” la donna srotola una mappa sul tavolo e riprende “Essendo il territorio sconosciuto e battuto da bande di briganti alla ricerca di schiavi e tribù indigene ostili, si è deciso che il modo migliore sia quello di muoversi in piccoli gruppi mirati verso le aree indicate, supportati da altri gruppi spediti a fare interferenza e a confondere i nemici.

Questi ultimi saranno composti da cacciatori di taglie e mercenari, esperti nel combattimento e nella guerriglia, mentre spetterà a voi avventurieri il compito della ricerca delle parti mancanti.

Organizzatevi. Ad ogni gruppo verrà affidata una missione. Partirete scaglionati in maniera casuale in modo da massimizzare le possibilità di successo.”

La Sala Riunioni diventa un turbinio di attività, a tutti i gruppi vengono consegnate le informazioni necessarie per svolgere il proprio compito.

La Sala è ormai vuota quando vi vengono date le vostre direttive, attorno a voi restano solo volti familiari.

Prendete congedo e vi avviate verso l’uscita quando la voce di Madame Suspiria vi raggiunge ancora una volta:

“Sappiate che vi ho raccomandato personalmente, poichè vi conosco e mi fido di voi, non deludetemi!”

Il pesante portone dell’edificio si richiude alle vostre spalle con un forte tonfo metallico. Il rumore spaventa le colombe nella piazza che spiccano il volo.

Qualcosa, nell’aria, è cambiato.

EPILOGO

“Io, vivo…perchè?”

Un’unica domanda, risuonata nella testa di tutti i presenti nella sede del Dipartimento Analisi Grandi Arcani e sfuggita dalla bocca di Suspiria durante la lettura del messaggio appena consegnato.

Vortibrand e la donna terminano la lettura rapidamente per poi scambiarsi uno sguardo misto tra confusione e stupore, ma per nulla turbato.

Salutato il cadetto che rapidamente lascia la piazza, i due si soffermano ancora qualche minuto con gli avventurieri, che sembrano volerli sommergere di domande.

“Signori, mantenete la calma” nonostante il tono sia comunque pacato, la voce di Vortibrand raggiunge tutti i presenti nella piazza. “Sapevamo che un artefatto le cui proprietà erano a noi completamente sconosciute ci avrebbe rivelato qualche… sorpresa. Lo stiamo studiando appunto per questo.

So che siete curiosi, ma per il momento ne sappiamo veramente poco anche noi.”

Un mormorio si alza tra gli astanti, alcuni iniziano già a fare supposizioni.

“Da quello che ci hanno riferito” riprende l’arcanista, “il Reperto Zero ha interagito con la pietra bianca riportata indietro dal Lago delle Nebbie prima di esprimersi ed è un evento che non si è ripetuto.”

Terminato il discorso, pochi convenevoli vengono scambiati, e con la promessa di condividere con loro le future scoperte a riguardo. I due si congedano, ricordando ai presenti di far arrivare alla Daga i rapporti con le informazioni promesse per continuare la collaborazione sulle nuove scoperte.

Dietro di loro, gli avventurieri fremono di attività, alcuni tornano a parlare tra loro, altri si accomodano sulle sedie, stanchi dopo la lunga giornata.

I maestri rimasti riportano l’ordine e ringraziano i partecipanti alle loro lezioni; soddisfatti della giornata di apprendimento non si fanno remore a confidare il loro apprezzamento a tutti coloro che si sono dedicati a migliorarsi per il proprio futuro e per quello di tutta Talsea.

Salutando i loro allievi, lasciano la piazza al calar del sole, augurando a tutti un buon rientro a Mordirovo.

La taverna dello Zio Bruno li ospita per la serata e l’oste dalla barba bianca li informa che l’affittacamere Berik & Brigitte offre un giaciglio caldo a tutti coloro che ne vorranno usufruire.

La cena prosegue tranquilla tra gozzovigli e risate, fin quando un messo giunge alle porte della locanda.

Porta con sé una bisaccia dalla quale spuntano pergamene che riportano tutti lo stesso messaggio.

Dopo aver salutato l’oste con un cenno del capo, si reca dinanzi alla bacheca dove affigge una delle pergamene, prima di allontanarsi mesto.

A chiare lettere sulla pergamena si legge il bollettino giornaliero dei contagi e dei decessi causati dal Grande Morbo.

Per l’ennesimo giorno si può notare un preoccupante incremento.

La mattina dopo, verso l’ora del desinare: dopo una abbondante colazione offerta dall’affittacamere Berik & Brigitte, gli avventurieri tornano alle loro città di provenienza.