Prologo:
“Fatemi passare, fatemi passare! Ho un messaggio da Mordirovo!”
Uno degli esploratori di Sannabidia torna correndo in città, sotto lo sguardo stupito delle guardie all’ingresso, che ne seguono la corsa finché non scompare alla vista.
Dall’arrivo del Corno d’Avorio in città la situazione si è fatta frenetica: le guardie hanno raddoppiato le pattuglie e la sicurezza si è fatta più severa, i lavori di ricostruzione procedono più in fretta, e molti cantieri hanno aumentato il personale, in vista dell’arrivo dei rappresentanti dell’alleanza del sud per seguire il processo, l’Oligarca è costantemente sommerso da burocrazia, riunioni e incontri, supportato sempre più a stretto giro dal Comandante Levi, e le attività commerciali hanno iniziato a tirar fuori i loro prodotti migliori, nella speranza che in occasione del processo riescano a fare qualche buon affare.
Il processo, diviso in più istanze a distanza di due o tre giorni tra loro, impiega quasi dieci giorni a concludersi. Non vengono resi pubblici i dettagli, ma il verdetto reso pubblico vede il Capitano delle Corna in custodia a Sannabidia come prigioniero di guerra. Molti curiosi provano a interrogare i partecipanti per saperne di più, ma riescono ad ottenere solo poche informazioni.
Nel giro di qualche giorno la situazione torna a calmarsi, ma prima che i vari referenti delle città tornino a casa, Tivan convoca un consiglio di guerra.
Nuovamente riuniti nella sala di guerra, l’Oligarca prende parola: “Benvenuti, vi ringrazio per avermi concesso ancora il vostro tempo prima di rientrare a casa, ma sarebbe stata una perdita di tempo farvi fare la strada due volte. Alcuni giorni prima del processo è arrivata una missiva -tira fuori una pergamena arrotolata dalla scarsella, e osserva la platea facendo una pausa- da Mordirovo.” Al sentir nominare la città alcuni dei presenti scattano in piedi e cercano di prender parola, ma Tivan gli fa cenno di attendere con la mano. “Lasciatemi finire. Capisco la vostra sorpresa, ma ciò che scrivono non è preoccupante né urgente, quindi ho voluto dare priorità al nostro prigioniero. -srotola la pergamena e si schiarisce la voce-:
Cari avventurieri,
è un piacere sapervi ancora vivi, e se è vero che avete sconfitto il demone, vi faccio le più sentite congratulazioni. Ci avete salvati tutti. Accogliamo con interesse anche la notizia della nascita di un’alleanza atta a fermare l’avanzata e le barbarie perpetrate da Silva verso i portatori di magia. Come ben sapete abbiamo scelto noi per primi di lasciarli fuori dalle mura, ma abbiamo dovuto garantire la sopravvivenza dei più a discapito di una manciata di uomini. La nostra speranza è che abbiano trovato riparo altrove, ma vorremmo ugualmente riparare al senso di colpa che non ci è estraneo.
Avremmo piacere ad incontrarvi nel Bosco dei Morti il quarto giorno del sesto mese, ci troverete nel quadrante a sud est, presso il finto ponte sospeso. Sono certo che capirete quando sarete nel posto giusto.
Valuteremo la vostra proposta di alleanza di persona.
Spero di rivedere dei volti amici
Puk”
Tivan riarrotola la pergamena e sorridendo fa qualche passo indietro, lasciando spazio al Comandante Levi. La platea intanto è un’esplosione di emozioni. Qualcuno esulta perché finalmente Mordirovo è uscita dal suo silenzio, qualche avventuriero è ansioso di rivedere una vecchia conoscenza, mentre altri provano a farsi spiegare chi sia e che implicazioni possa avere la cosa.
Levi lascia che per un paio di minuti gli animi si distendano, poi batte i piedi un paio di volte sul pavimento di legno cavo del palchetto per richiamare l’attenzione.
“Mi fa piacere vedervi contenti, ma diamoci un contegno. Come avrete capito, abbiamo diverso tempo prima dell’incontro, e questo è il motivo per cui ci siamo occupati prima di altro. Sono qui per darvi istruzioni. E aggiornarvi su alcune questioni. -guarda in direzione di Solomon, che sorride- Le truppe di Novaterra, sfruttando le informazioni che avete riportato dalla precedente missione, sono andate ad occupare militarmente il villaggio di Montespiga e la sua miniera. Ci sono stati alcuni scontri con le guardie stanziate, ma si sono risolti abbastanza in fretta. La miniera del villaggio si estende verso nord, attraversando la catena montuosa Enrosadira Minore. Questo va a nostro favore, perché continuando a scavare in direzione nord dovremmo riuscire, in tempo utile, a creare un traforo che porti proprio alle pendici del colle di Mordirovo. In questo modo raggiungeremo il Bosco dei Morti attraverso un passaggio sicuro, evitando la strada principale che passa davanti a Tour des Gardiens.
Vi chiediamo ancora una volta di andare a parlamentare in nome dell’alleanza, ma è anche una buona occasione per espandere le nostre aree di influenza e scoprire se il Bosco ha un qualche valore strategico per Oltrevalle… Se stavano tenendo sotto controllo Mordirovo la copertura degli alberi potrebbe nascondere qualcosa.
Vi chiediamo inoltre discrezione sulle informazioni rivelate dal Corno d’Avorio, cerchiamo di non far sapere al nemico cosa abbiamo scoperto. Insomma, non scriviamolo su tutti i giornali.”
Un paio di settimane dopo, quando tutti sono ormai rientrati alle loro case e ripreso i loro affari quotidiani, le torri di comunicazione inoltrano un messaggio: “Il varco è aperto, la spedizione può partire.”
Epilogo:
Il rituale di pietrificazione di Var’Kan è stato sciolto, e l’orco, dopo aver ringraziato e riconosciuto alcune vecchie conoscenze, è stato convinto a tornare a Mordirovo a mettere la sua parola e garantire per l’Alleanza del sud. Le informazioni fondamentali che dovranno essere messe al corrente della città riguardano principalmente la sconfitta di Cloto da parte degli avventurieri e la nuova situazione politica dell’alleanza tra le città del sud, che si preparano all’assalto finale contro Oltrevalle. In aggiunta spiegherà che Puk è stata delegata a prendere accordi con loro, ma che hanno invitato anche il Balivo a partecipare, qualora ne avesse la volontà.
Gli avventurieri intanto, sfruttando i passaggi attraverso le miniere, tornano verso sud dalla stessa strada da cui sono arrivati, portando con loro la goblin Puk. Sbucati dalle gallerie sul lato di Montespiga, il gruppo si trova nel mezzo di una battaglia tra le truppe dell’alleanza e quelle di Oltrevalle. Grazie al loro supporto lo scontro si risolve in breve, e dopo averli ringraziati, un ufficiale di Novaterra gli spiega la situazione: dopo aver preso il villaggio e completato il traforo della miniera, hanno iniziato a rinforzare le difese ed alzare palizzate, visto che i soldati di Silva continuano ad arrivare per provare a riprendere il posto, che però è in una posizione abbastanza comoda da difendere. L’alleanza nel frattempo sta inviando altri uomini a supporto, con l’obiettivo di resistere agli attacchi da ovest e intanto mettere in sicurezza la strada verso est, in modo da isolare Forte Confine e riuscire ad espugnarlo, ora che è rimasto tagliato fuori dagli approvvigionamenti.
Seguendo i sentieri più sicuri gli avventurieri riprendono la discesa e raggiungono Sannabidia, dove Puk per qualche minuto resta bloccata con un evidente attacco di panico: la città è gremita di gente che lavora per la ricostruzione, i mercati sono pieni di merci giunte da tutto il continente, grazie ai nuovi accordi commerciali, e nonostante la distruzione portata da Cloto sia ancora visibile, lo spirito delle persone è alto. Per lei è uno shock importante, e ci mette qualche tempo a riprendersi. Accorrono al palazzo del governo per fare rapporto, mentre la goblin col fiato corto cerca di scansare la folla. L’Oligarca li accoglie e insieme a Puk raccontano l’accaduto: la goblin pone particolare accento sulla risoluzione del problema dei fiori allucinogeni, che per quanto avesse una divertente influenza anche sulle truppe di Silva, è innegabile che se lasciati diffondere avrebbero avvolto il colle di Mordirovo e creato enormi problemi alla città. Mostrando sulla mappa la zona dei fiori e confrontandosi con alcuni consiglieri, Tivan rincara la dose, notando che col giusto vento avrebbero potuto diffondere le loro spore oltre Tour de Gardiens e arrivare nel Bosco degli Occhi, con tutti i problemi del caso.
Prima di congedarli, Tivan ricorda ai presenti che a fine mese ci sarà il Festival della Vergine Guerriera, al quale tutti i rappresentanti dell’alleanza sono stati invitati. Vedendo Puk affaticata, propone che gli accordi politici vengano fatti con calma, quando si sarà ripresa, e la festa potrebbe essere un buon momento per parlare davanti ad un buon bicchiere di birra.
[Nota OOC: per tutti i partecipanti sopravvissuti all’evento “Finchè i Morti non ci Separino” è aperto il play by mail fino alle 23.59 del 12/05/2025 https://forms.gle/vsZigEVyAKeiNJVq9 ]