Il Festival della Vergine Guerriera

Prologo:

Con Mordirovo rimasta l’unica a dover definire gli ultimi termini per l’alleanza, il sud è ormai quasi riunito, e in molti iniziano a parlare dei prossimi passi verso la riconquista del nord e dell’unificazione di Talsea predetta ormai un anno prima dall’asceso dio Keiros.

Il consiglio di guerra si è riunito, e alla luce degli ultimi avvenimenti ha deciso che la ripresa del nord è ormai prossima. Le informazioni estratte dal Corno d’Avorio, unite a quelle arrivate dal regno dei radicati, hanno rivelato una breccia nelle difese del nemico, e la possibilità di marciare su Oltrevalle a tenaglia, da nord e da sud, è ormai una possibilità concreta e da sfruttare al più presto. 

Come da tradizione nel culto di Arkeia, prima di ogni grande battaglia si festeggia inneggiando alla Guerriera, così l’Oligarca della Magia Taneleer Tivan ha indetto per fine maggese il “Festival della Vergine Guerriera”, al quale sono invitati tutti i membri dell’alleanza e la popolazione delle città libere.

In vista della nutrita partecipazione è stata allestita un’area adibita al festival fuori dalle mura della città, dove mercanti, musici e saltimbanchi da ogni dove si stanno lentamente radunando. I Collegi parteciperanno con una giornata aperta al pubblico, dove faranno lezioni libere e raccoglieranno iscrizioni e donazioni per terminare le sedi ancora in costruzione.

Tivan spiega agli avventurieri che è sempre di tradizione sfruttare queste occasioni di festa anche per ultimare le questioni in sospeso, come saldare i propri debiti, offrire un ultimo saluto ai caduti o ai propri cari e prepararsi a marciare insieme verso il nemico. 

Con la speranza di poter tornare ancora una volta a casa, questa volta in una Talsea unita.

Epilogo:

I bardi fanno riecheggiare i loro strumenti nel vento, allontanandosi da Sannabidia, mentre i lavoratori spengono le ultime luci e la popolazione rientra ridente nelle proprie case.

La grande festa di Arkeia, svoltasi come da tradizione prima di una grande battaglia, va a terminare, e i volti sorridenti dei partecipanti riacquistano pian piano serietà, mentre il pensiero della guerra in arrivo accende la determinazione nei loro occhi.

Molti avventurieri e rappresentanti delle fazioni dell’alleanza hanno vissuto questa tradizione per la prima volta, e tornano alle loro case cercando di riordinare le idee.

Gli accordi con Mordirovo, sebbene in attesa di notizie da Var’Kan, hanno trovato la loro dimensione finale: la città continuerà a non comparire nei rapporti ufficiali, ma fornirà le sue truppe scelte, addestrate all’Accademia per Avventurieri, e tutte le loro conoscenze del territorio e dei tunnel segreti della città. In cambio, chiedono prezzi agevolati sui beni alimentari, in modo che possano rimettere in forze la città in tempi celeri, e a fine guerra di poter mettere sotto la loro giurisdizione il territorio tra le catene montuose dell’Enrosadira Maggiore e Minore.

Il Comandante Riccardo Levi è stato nominato nuovo Oligarca della Guerra, massima carica militare della città di Sannabidia.

Il Triumviro di Verstad, che non è potuto esser presente alla festa, si è scusato inviando postumamente un Timone in argento a Sannabidia, allegato ad una lettera ufficiale dove si riconosce la città degli Oligarchi guida dell’alleanza e accettando l’Oligarca Levi come Generale Supremo delle forze del sud.

Dall’Arco nel Nulla un inaspettato rappresentante ha deciso di far visita al festival: l’Uomo Invisibile in persona ha deciso di esprimere il massimo grado di fiducia verso tutte le città rivelando se stesso e la sua identità. Maurizio Mormorio. Una sorpresa per molti, ma non per tutti. L’uomo, dichiarato scomparso anni fa, era rimasto nell’ombra sotto pseudonimo per proteggersi dai suoi nemici, ma ha deciso di svelarsi in vista della battaglia finale.

Sommerso da domande e proposte, Mormorio ha invitato a raggiungerlo con calma all’Arco dopo la festa per discutere gli interessi comuni.

Ombra scura sulla festa, è stata rivelata la presenza di una spia di Silva a Sannabidia.

La sua identità, rivelata a caro prezzo durante i festeggiamenti, è quella di Jenny, “salvata” dagli avventurieri al Laboratorio Heimer e che da allora lavora come assistente del fabbro.

Si è resa colpevole di diversi atti di sabotaggio ai danni dell’alleanza e aver ottenuto informazioni riservate, nonché di essere fuggita durante il suo interrogatorio da parte di alcuni, non troppo attenti, avventurieri.

La tempestiva comunicazione alle guardie, unitasi all’aver fornito un preciso ritratto identificativo della fuggitiva, ha portato ugualmente al suo arresto mentre tentava di fuggire dalla città, sventando un pericolo ben maggiore.

A seguito di questo incidente, tutte le persone attualmente libere, salvate dagli avventurieri in territorio nemico, sono state messe agli arresti domiciliari fino al termine della guerra.

Con i vari rappresentanti è stato possibile anche iniziare a discutere il piano d’azione per l’assalto finale, con l’obiettivo di stanare Silva da Oltrevalle e attirarlo in trappola.

Gli avventurieri hanno scelto un piano che baserà tutto sul loro tempismo, la loro capacità strategica e, almeno in parte, sulla fortuna. Il piano verrà portato dall’Oligarca Levi in consiglio di guerra per ottenere l’approvazione di tutta l’alleanza, dove potrebbe subire modifiche.

Talsea tutta inizia a fremere e prepararsi. Mentre al fronte la pressione è costante, il sud prepara l’ultimo assalto. 

Se il futuro che ci aspetta sarà l’armonia promessa da Keiros dipenderà solo dalle nostre azioni.

[Nota OOC: per tutti i partecipanti sopravvissuti all’evento “Il Festival della Vergine Guerriera” è aperto il play by mail fino alle 23.59 del 09/06/2025 https://forms.gle/5KG9c7kRenGj7s468 ]