Non si torna Indietro

Prologo

Dopo aver letto ciò che vi ha lasciato Simplicio, decidete di rifocillarvi li in taverna e poi, al levar del sole, decidete di incamminarvi nel luogo riferito sul biglietto: il cuore di ManRiver! vi incamminate, coccolati dalla stagione calda e piena di colore.
Vi avvicinate a quello che ricordate come un accampamento sempre nel pieno del trambusto causato dai soldati impegnati in azioni preventive verso qualsiasi atto di ostilità: ora li vedete un ambiente più rilassato e disteso, sempre pieno di milizie impegnate nel loro lavoro, ma consistente in semplici ronde a tutela dell’ordine.
 
Vi dirigete verso la tenda di comando dove vi aveva già preceduto qualche vostro compagno; Proprio da lì vedete uscire quello che conoscevate come Sergente ManHart, Ora Capitano, che vi accoglie con un sorriso: “Ben ritrovati miei cari, sono entusiasta che siate in salute! Appena Simplicio è arrivato ad aggiornarci sull’accaduto, ho organizzato personalmente una squadra per venirvi a cercare, ma al loro arrivo nella zona designata non han trovato nulla: la zona era completamente ripulita!
Vi chiedo un’ultima cortesia e ve la chiedo, non da Comandante ManHart, ma da persona che era li con voi in spedizione. Stanno discutendo di ciò che è accaduto nella vostra missione e vi invito a partecipare ad essa, lì troverete sicuramente Simplicio che sarà felice di rivedervi e vi chiedo di informarlo su ciò che avete vissuto.
Inoltre, il posto dove vi chiedo di andare è il luogo che è stato scelto per siglare un accordo di collaborazione fra noi e Panan: da quel che so, è proprio grazie al vostro intervento che tutto ciò è stato possibile. inoltre, dovreste trovare anche Xarog ed altre figure di comando che potranno essere interessate a ciò che mi avete raccontato.
 
Intanto qualcuno di voi viene attirato dai vaneggiamenti che alcuni Tigan stanno sproloquiando; ne vedete molti più del solito, ma molti sembrano intimoriti da alcuni di Voi. Ritrovate uno Tigan rannicchiato a terra fortemente atterrito; dalla sua favella, escono alcune parole a caso…. notando la vostra presenza, sgranando i suoi occhi semi-vitrei, si prova a mettere in piedi e provando a prendere fiato inizia a parlarvi con voce tremolante:
 
“Sia scritto e profetizzato nelle antiche ossa e nelle carte, l’avvicinarsi di un cataclisma di proporzioni epiche. L’orizzonte oscuro si contorce e i demoni antichi fanno echeggiare il loro cupo presagio. Le forze primordiali si agitano nelle viscere del mondo, annunciando il loro risveglio. La terra tremerà, i mari insorgeranno in furia e i cieli saranno solcati da fulmini che fendono l’oscurità. Creature dimenticate verranno risvegliate, danzando in un vortice di distruzione e caos.”
 
Dopo aver finito la frase, occhi sbarrati, cade a terra privo di sensi, come se avesse usato le sue ultime energie per parlarvi… forse denutrito? Forse stremato? In ogni caso, lo affidate ad alcuni soldati che lo portano immediatamente nell’ospitale, così da potersi prendersene cura.
 
Dopo esservi rifocillati e riposati, accolti dalle storie di alcune situazioni avvenute in questi sei mesi raccontate da alcuni soldati, si unisce a Voi il Comandante ManHart che pare vorrebbe confidarsi con Voi tentando di allontanarsi dagli altri soldati. Tuttavia la situazione è così movimentata che ogni volta che inizia un discorso inerente alla spedizione fatta assieme e sul caso di Emily, la convivialità dell’atmosfera riservata viene violata e non riesce ad anticiparvi nulla.
L’indomani vi mettete in cammino per Villa Grafton, laddove vi han detto che troverete Xarog, Simplicio ed altre vostre conoscenze
 

Epilogo

La visione si dirada via dai vostri occhi lasciando un flash, una persistente fotopsia impressa che pulsa nelle vostre retine. È difficile stabilire quando questa sia realmente terminata, visto che sfuma impercettibilmente verso il panorama teoricamente cremisi del crepuscolo che sta segnando il volgere al termine di questa lunga giornata… “Teoricamente”, perché vi rendete conto TUTTI di non riuscire a distinguere i colori, ma soffrite di una sorta di inusuale percezione bicromatica dell’ambiente circostante.
Chi prima, chi dopo, nel giro di poche clessidre iniziate tutti a rendervi conto di essere tornati alla realtà… una realtà che sembra volgere inesorabilmente ad un destino apparentemente univoco di distruzione e morte.
Le sagome di Villa Grafton iniziano a tornarvi familiari: le possenti pareti, il manto erboso del pavimento, il viavai dei mercanti intenti a fare ritorno alle loro case, mentre osservano, con il minimo interesse, i postumi del rito collettivo al quale avete appena partecipato.
In un certo qual modo provate un senso d’invidia per quella loro noncuranza verso il terribile destino che ha popolato le vostre visioni di poco fa.
 
Poco lontano, lucidi e pragmatici, Maximilian Forstner e Simplicio da Volio discutono in maniera risoluta dei provvedimenti da intraprendere: Mentre il militare sembra parlare di “allucinazione collettiva” e di “narcotici rituali Tsigani”, l’arcanista, con visione più critica, balbetta qualcosa sulla necessità di condurre ricerche più approfondite e trovare riferimenti bibliografici in merito. Qualche clessidra dopo, Simplicio raccoglie le sue cose e si allontana, a passo spedito dalla villa.
Forstner rimasto lì con Voi, a rappresentare l’ordine costituito (o il tentativo di costituirlo!), terminate le azioni legali del potere giudiziario, con l’aria di persona risoluta che non lascia i discorsi a metà, punta dritto verso l’enigmatico Vassilj Razov. Gli interrogativi sul cerusico/alchimista, protagonista eroico della lotta alla peste, corrompono inevitabilmente l’alone di leggenda intorno a questa figura: Ora lo vedete sommesso e decisamente subordinato alla figura di Forstner, dall’altra parte desiderosa di chiarimenti.
Mormorano qualcosa tra di loro che attira l’attenzione dei più, dopodiché Il militare invita tutti a tornare al campo base di Manriver.
Il giorno successivo è un formicolio di pettegolezzi sugli eventi di villa Grafton e Voi, testimoni degli eventi, state godendo e soffrendo le vostre ore di celebrità, perché chiunque vi sta chiedendo di Eric, di Razov, Simplicio, Forstner, il Giudice e tutte le figure protagoniste della giornata precedente.
Ai pettegolezzi si uniscono poi le notizie, la cronaca fresca data in pasto al volgo. Pare che Forstner, messo piede a Manriver, come primo provvedimento abbia fatto punire severamente i secondini di Eric: Probabilmente, nelle sue intenzioni, vuole che passi il messaggio che l’ordine e la legge si stanno ricostituendo anche affinchè chiunque sia considerato innocente fino a giusto processo.
 
A tal proposito, di Eric, si dice che la sentenza sia stata decretata: gli è stata risparmiata la pena capitale, tuttavia la sua vita riparte da oggi a disposizione ed asservimento totale al Ducato nuovamente nascente.
Un’altra figura sotto la lente d’ingrandimento è decisamente il serafico Vassilj Razov. Eroe nel periodo della peste, ora nel mirino di Maximilian Forstnter (quindi di tutto l’apparato militare): Chi è? Come è uscito indenne da situazioni apparentemente impossibili? Ma soprattutto, in cosa consistono questi “condizionamenti” di cui è stato costretto a confessare durante il processo? Cronaca bollente, ma che sicuramente non regge il confronto con questa nuova enigmatica figura emergente E.G.: Nessuno del popolo sa chi sia o quale sia il suo passato, e molte domande sulla sua figura finiscono nel vuoto di migliaia di scrollate di spalle e “non so!”.
Tuttavia, le sue dichiarazioni e dimostrazioni al processo sono state palesi e probabilmente l’eco della notizia starà facendo tremare qualsiasi protettorato al di fuori di Panan-Manriver…